Fabriano – Città della Carta 2020-01-28T16:05:05+00:00

Project Description

FABRIANO CITTA’ DELLA CARTA

La storia di Fabriano è così strettamente legata alla carta che lo Statuto comunale del 1436 vieta a chiunque di costruire in un raggio di 50 miglia da Fabriano edifici per fabbricare carta e ancor di più di insegnare i segreti dell’arte a chi non risiede nel territorio del Comune, sotto pena del pagamento di 50 ducati.

LA STORIA E LE ORIGINI DELLA CARTA
L’arte della carta è molto più antica, nacque in Cina e venne importata in Europa dai mercanti e dagli artigiani arabi. A Fabriano già nel XIII secolo i maestri cartai si specializzarono nella realizzazione di carte raffinate, come la filigrana, cioè segni prodotti all’interno del foglio e ben visibili controluce.

LA STORIA E LE ORIGINI DELLA CARTA
L’arte della carta è molto più antica, nacque in Cina e venne importata in Europa dai mercanti e dagli artigiani arabi. A Fabriano già nel XIII secolo i maestri cartai si specializzarono nella realizzazione di carte raffinate, come la filigrana, cioè segni prodotti all’interno del foglio e ben visibili controluce.

Museo della Carta e della Filigrana

Il museo ha la sua sede all’interno di uno dei più bei complessi monumentali della città di Fabriano, l’antico Convento di San Domenico. Qui è stata ricostruita fedelmente una cartiera medievale dove mastri cartai illustrano le antiche tecniche di produzione della preziosa carta filigranata a mano. Un viaggio affascinante nel mondo della carta, nella Città che ne è stata e resta la sua capitale (olim cartam undique fudit). All’interno del Museo si può partecipare ad attività didattiche, anche residenziali, relative alla lavorazione di carte a mano filigranate. La visita al Museo della Carta e della Filigrana, della durata di 1 ora circa, include una dimostrazione dal vivo della produzione della carta a mano, la visione di forme e filigrane antiche, e un audiovisivo sulla storia della carta a Fabriano.

MCF “Civiltà della Scrittura”

È la nuova sezione MCF allestita presso l’ex convento di San Benedetto con il contributo della fondazione CARIVERONA. Propone un ampio panorama, anche se non esaustivo, del percorso compiuto dalla stampa nelle sue due tappe fondamentali, quella iniziata da Johann Genfleish von Gutenberg, con le invenzioni legate al metodo per la realizzazione dei caratteri mobili ed alla realizzazione della stampa mediante il torchio tipografico, e quella avviata, qualche secolo dopo, da Aloys Senefelder con la geniale intuizione di ricercare ed ottenere un sistema di stampa totalmente rivoluzionario rispetto a quello introdotto da Gutenberg. Con lui nasce, infatti, la “stampa chimica” meglio nota come la Stampa Litografica. Tutte le macchine tipografiche e litografiche sono funzionanti ed utilizzate per stampe a tiratura limitata oltre che per svolgere attività didattiche rivolte a ragazzi ed adulti che vogliono scoprire e sperimentare la composizione a caratteri mobili e le tecniche di stampa tipografica e litografica.

Museo del Pianoforte storico e del suono

Il Museo del Pianoforte Storico e del Suono, nuovissima struttura allestita presso il Complesso Monumentale di San Benedetto a Fabriano, ospita al suo interno un’esposizione “sceneggiata” dei 18 pianoforti storici che coprono lo spazio temporale da fine settecento ai primi del novecento e che costituiscono la collezione Claudio Veneri. Tutte le visite-concerto sono guidate. Sui pianoforti storici della collezione viene proposta solo musica “dal vivo” eseguita da un concertista e sottolineata da immagini didattico – evocative che rimandano ad ambientazioni, arredi, scene, costumi ed atmosfere della fine del Barocco, al tramonto del Clavicembalo all’alba del ventesimo secolo ed ai gran coda da concerto che hanno rappresentato la tappa finale dell’evoluzione del più straordinario strumento musicale realizzato dall’ingegno umano.

Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli”

Dedicata all’importante storico dell’arte Bruno Molajoli (1905-1985), nato a Fabriano, conserva una delle più importanti collezioni d’arte medievale delle Marche. Vanta preziosi dipinti su tavola e affreschi di Allegretto Nuzi, del Maestro di Staffolo, di Antonio da Fabriano, Ottaviano Nelli, Orazio Gentileschi, Andrea Boscoli e altri. Importante e ricca la collezione di sculture lignee trecentesche del Maestro dei Magi di Fabriano e del Maestro dei Beati Becchetti e la serie di arazzi fiamminghi databili tra il XVI e il XVII secolo.

Museo dei Mestieri in Bicicletta

È una mostra di biciclette d’epoca usate per svolgere mestieri ed attività commerciali e, di fatto, uno spaccato di storia italiana a partire dagli anni venti e fino agli anni sessanta. La mostra rivela in tutta la sua drammaticità lo sforzo, la fatica della vita quotidiana in quel periodo quando gli italiani ricominciavano a vivere, con il sudore del proprio lavoro, una vita dignitosa dopo gli eventi difficili del dopoguerra della prima e della seconda guerra mondiale.

Mostra archeologica “Piceni e Celti lungo le rive del Giano”

La mostra raccoglie un’accurata selezione di reperti provenienti da scavi, raccolte di superficie e rinvenimenti, ed offre una visione d’insieme dello straordinario patrimonio del territorio in età pre-romana. Si apre con una sezione introduttiva al territorio di Fabriano e al periodo dei Piceni e dei Celti in modo da consentire una facile comprensione delle tematiche trattate. La parte espositiva è organizzata secondo un prevalente criterio cronologico a partire dalle prime testimonianze picene a Fabriano databili all’VIII sec. a.C., continuando con le necropoli e gli abitati di VI-V sec. a.C. per concludere con la tomba 1 del Foro Boario e il periodo gallico nel III sec. a.C.

Collezione Ruggeri Mannucci

La collezione nasce nel 2001 ad opera della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana che, in virtù della sua mission di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e artistico dell’area fabrianese e cuprense, decise di acquisire un cospicuo nucleo di opere di due artisti Quirino Ruggeri (diciotto) ed Edgardo Mannucci (sessantuno) nativi di Albacina e Fabriano.

Museo Farmacia Mazzolini Giuseppucci

Ubicato lungo Corso della Repubblica, il museo è dedicato ad una delle farmacie storiche più importanti in Italia. Gli straordinari arredi lignei realizzati nel 1896 dal perugino Adolfo Ricci, raffigurano i più grandi scienziati e le più grandi scoperte del XIX secolo. La collezione originaria di porcellane di manifattura Ginori e vetri è interamente conservata ed esposta. Il Museo è centro di numerose attività didattiche legate alla divulgazione della storia della scienza.

Museo della Civiltà Contadina

La raccolta del materiale è dovuta a Elide e Ignazio Marcaccini, operatori agrituristici. Il museo ha sede presso la fattoria “La Ginestra”, compresa negli itinerari agrituristici delle Marche. Essa è divisa in singoli ambienti che ricostruiscono quelli delle vecchie case contadine. Fa parte dello stesso museo un vecchio fienile adiacente, tipico esempio di architettura rustica fabrianese del secolo scorso, nel quale sono conservati carretti agricoli, aratri di legno, un erpice… Nella cantina annessa alla casa colonica è stato sistemato un torchio, corredato dagli elementi caratteristici dell’epoca.

Grande Museo del Cinema

Il Grande Museo del Cinema, unico in Europa nel suo genere, risulta articolato in varie sezioni, e si caratterizza per l’ampia e variegata tematica, raccolta in un “unicum” che rappresenta tecnica e natura, fantasia e mistero, passato e presente.

Museo del Presepe

Il seminterrato del Complesso del San Benedetto ospita una mostra di alcuni presepi opera di oltre venticinque anni di attività del presepista Fabrizio Ciccolini.